venerdì, settembre 27, 2013

giovedì, settembre 26, 2013

lunedì, agosto 05, 2013

APPUNTI DI BUDDISMO


La felicità vera non è l'estasi ma la buddità.



TRE OSTACOLI

 BONNO-SHO desideri terreni

GO-SHO karma negativo dai 5 peccati cardinali . 10 azioni malvagie: fisiche: uccidere, rubare, comportamenti sessuali sregolati, mentali: mentire, adulare, diffamare, fingere. Collera, avidità, ...verso moglie e figli
HO-SHO retribuzione sofferenze nei tre cattivi sentieri. Genitori sovrani che ti impediscono di praticare ostacolo dentro di noi.



4 DEMONI- utilizzare i demoni

1 ON-MA (MA da Mara, colui che uccide) dalle cinque componenti forma, percezione, concezione, volizione, coscienza
2 BONNO-MA  impedimenti derivanti dai desideri terreni
3 SHI MA ostacolo della morte- paura atavica
4 TENGI-MA DEMONE DEL SESTO CIELO con i suoi eserciti che bloccano il raggiungimento dell'illuminazione può entrare anche nella vita di un Boddisatva
  1° esercito - desiderio come oggetto di culto
  2° esercito - tristezza, dallo statto d'inferno, depressione tipica della società del benessere
  3° esercito - fame, sete, difficoltà di avere una casa. Mancanza del benessere
  4° esercito - attaccamento al piacere, giusto mezzo però per la sopravvivenza
  5° esercito - Sonno se ci sottrae energie
  6° esercito - Paura del cambiamento e dei problemi, di raccogliere la sfida. A volte però la paura  è  saggezza, prudenza se serve a farti trovare il guado per poter passare il fiume.
  7° esercito - Dubbio e rimpianto su scelte fatte o non fatte. Dubbio serve se si fanno domande con spirito di ricerca
   8° esercito - Collera, concentrazione su se stessi, sul tornaconto personale e sui propri scopi.
M ase combattiamo le ingiustizie serve (vedi movimenti dei lavoratori etc)
   9° esercito - aspirazione alla Fama ed al Guadagno fa sopraffare gli altri
 10° esercito - Orgoglio e disprezzo per gli altri. Oscura lo spirito di ricerca, si controllano e manipolano gli altri.

mercoledì, giugno 05, 2013

Appunti di Buddismo
YAMAZAKI genn 88:
Studiare non solo con gli occhi ma con le orecchie
HOSSHAKU KEMPOU : nichiren a Tatsunocuchi (12/9/1271) emerse dal transitorio per irvelare il vero, dallo stato transitorip di Boddhisatva Jogyo(inviato dal Budda) rivelò di essere il Budda Originale.
A Sado , dove è esiliato, dall'ottobre 1271, iscrive i primi Gohonzon. Ed i due scritti fondamentali L'apertura degli occhi e Il vero oggetto di culto.
Felicità relativa: illusione, dipende dalle cirocstanze, in rapportp precario con l'ambiente.
Felicità assoluta: soddisfazione e pienezza per lo sforzo che facciamo per compiere la nostra missione. Essere soddisfatti di sè.
Le difficoltà, il karma pesante, sono un mezzo per ottenere la Buddità:
chi ha conosciuto gli abissi dell'inferno può comprendere la vita nella sua essenza. Se una persona viene abbandonata, emarginata, acquisisce l'energia per progredire con tutte le sue forze.
SHO BUTSU CHI E JIN JIN MURYO:
CHI E saggezza SHO BUTSU tutti i Budda
JIN JIN MURYO incommensurabilmente profonda
SHO JISSO SHO I SHOHO la vera entità di tutti i fenomeni = NAM MYO HO RENGE KYO
SHO HO Budda TAHO oggettività, 9 mondi, Kyo, oggetto
JISSO Budda Shakyamuni soggettività, CHI soggetto Buddità
che si uniscono KYOCHI MYOGO=illuminazione del Budda, NAM MYO HO RENGE KYO GOHONZON

mercoledì, maggio 08, 2013

E ci maschereremo
passando inosservati
tra vestiti usati dal luogo comune.
Sorrideremo gentili
e stringendo, pacati, le mani.
Non ci vedranno piú
e saremo dappertutto.
Ci dimenticheranno
e puliremo i fucili.
Ombre sui muri
-nei pomeriggi assolati-
oscureremo il sole, all'improvviso,
e i sonni tranquilli dei conoscenti.
Ci confonderemo tra le folle domenicali
e acclameremo gli idoli conosciuti
cresceremo nelle strade del centro
e nelle periferie mastodontiche.
Saremo uguali ai nostri uguali,
simili ai nostri simili,
nelle colonne teleguidate
staremo sempre al nostro posto.
Come un' epidemia incontrollabile,
un contagio funesto,
una malattia inclassificabile,
ci annideremo nelle sale dei cinema,
come fumo venefico,
nutriremo il sangue dei popoli,
come l'antico spettro che si aggira
- ancora - per il mondo
riempiremo la terra e tutti
di un male incurabile e antico:
VOGLIA DI COMUNISMO.
  24/10/'78


Oggi compio 60 anni, un mio caro amico mi ha ricordato questo mio scritto...

sabato, ottobre 27, 2012

Ricetta veloce radicchio e scamorza

Ingredienti
Radicchio tondo
Scamorza (ma va bene anche mozzarella e formaggi filanti varii)
Olio extravergine di oliva

Esecuzione
In una teglia da forno oliata disponi
uno strato di foglie di radicchio e sopra la scamorza a fettine ed un altro strato
di foglie di radicchio, condisci con olio e sale.
Poni in parte bassa del forno, il tempo che si abbrustolisca il radicchio e fili il
formaggio. È buonissimo!!!!

domenica, luglio 01, 2012

poesia A NUOTO L'ATLANTICO 1993




Un ragazzo attraversò a nuoto l'Atlantico

ed il re del Portogallo gli regalò un battello…

se vuoi l'oro delle montagne
devi poterne fare senza,
se vuoi il tuo amore accanto
devi strappartelo dal cuore.
'Pelle di seta'  va via e torna
e mi ha regalato una bambina.
'Pelle di seta'  sta scalando l'Everest
e su in cima ci troverà l'inferno.
Qui in Paradiso manchiamo di soldi
ma abbiamo abiti, cibo e calore,
la mia bambina canta come un grillo
'Pelle di seta'  adesso è un po’ brillo…
Non c'è battello che valga la gioia
di attraversare a nuoto l'Atlantico.
                                                 francesca ventricelli 1993

giovedì, maggio 03, 2012

Rlflessioni mentre muore il capitalismo

Ho sempre pensato che la mia fosse la generazione che aveva vissuto la gioventù più esaltante, quella della rivoluzione , della rivolta di piazza, del sovvertimento dei valori, della creazione di un nuovo mondo.
Ma l'altro giorno ho avuto un'illuminazione. NON È VERO.
Sono i giovani di adesso che stanno davvero vivendo il grande cambiamento.

sabato, aprile 07, 2012

Da che cosa si riconosce un ribelle

'Non manifesta deferenza, e neppure cortesia , verso i suoi presunti superiori (va da sè); ma non manifesta deferenza né cortesia neppure verso chi gli è palesemente inferiore' (ndr all'occorrenza.)

mercoledì, novembre 09, 2011

Sintesi sinteticissima della mia esperienza con il buddismo 22/10/2011


Soffri per quel che c'è da soffrire e gioisci per quel che c'è da gioire e recita Nam mio ho renge kyo qualunque cosa accada.
da  “Felicità in questo mondo”
Pratico da 22 anni ed ho fatto tantissime esperienze, grandi e piccole, visibili ed invisibili.
Proverò a sintetizzare.
Eros una "bad girl": un padre violento e maschilista, il 68 e poi la sconfitta del sogno rivoluzionario mi hanno fatto percorrere tutte le "cattive strade".
Estremista terrorista tossicomane: carcere aborti droga pesante and so on. Una figlia a vent' anni affidata poi al padre e cresciuta da mia madre.
Negli anni 80 decisi di ricominciare - ho sempre avuto molta energia e forza vitale.
Un calcio al passato, mi laureai con 110 e lode, prima a Napoli e poi approdai a Roma .
Era l'88, avevo 36 anni, e per quanto mi fossi sforzata in tutti i modi la mia vita era un gran casino. Avevo mollato il compagno con cui avevo condiviso gli anni della ripresa per seguire a Roma un uomo di cui ero perdutamente innamorata, inaffidabile e drogato, per il quale soffrivo tantissimo.
Fu quella sofferenza a portarmi davanti al Gohonzon, io atea metropolitana e guerrafondaia, che odiava l'oriente,  .
Ebbi il privilegio di incontrare subito Dadina ( la prima praticante italiana) al mio primo zad kai. Quella vecchietta era "illuminata", sentivo la sua enorme compassione nonostante i suoi modi bruschi: fu il mio faro. Lei mi ha guidata con saggezza in quei primi anni di ore di daimoku, lei mi incoraggiava e trovava sempre i consigli giusti, dove altri si limitavano al "buon senso". Ed io macinavo ore ed ore di daimoku per avere il mio amore. Ed incominciavo ad intuire che la mia sofferenza era una cosa molto più profonda ed interiore di un amore difficile.E leggevo le guide di Toda e Ikeda e mi placavano l'anima.
Comunque presi il Gohonzon ed iniziai a convivere con il mio "amore" , ce l'avevo fatta, per quanto il mio desiderio potesse essere discutibile, era il mio desiderio.
Seguirono tre anni difficili e felici  con lui, in cui il Gohonzon ed i miei responsabili mi protessero tanto, ebbi anche una brevissima ricaduta nella droga conclusa subito che mi servì ad eliminare definitivamente definitivamente questo demone.
Poi venne il presidente Ikeda in  Italia e ci consigliarono di offrirgli qualcosa nella nostra vita. Io gli offrii il figlio che aspettavo promettendogli di farne una persona di valore.
Non ero stata capace di crescere la mia prima figlia, me l'avevano tolta, non pensavano fossi in grado di reggere una simile responsabilità. Ce l'avrei fatta con questa ? (era una bambina anche lei).
Subito dopo la nascita di Alice nel 92 , la situazione precipitò, persi il lavoro,  mia figlia grande che appena maggiorenne si era trasferita da me  andò via ed alla fine anche il mio compagno mi lasciò.
Ero sola e senza soldi, io, il Gohonzon e questa bambina, e con un grande dolore per il crollo del sogno di una famiglia felice. benchè sapessi che era meglio che il mio compagno fosse andato via, era comunque una persona debole e avrei dovuto fargli da mamma.
Invece feci da mamma alla mia bambina e sono stata davvero brava, pur essendo completamente sola e senza soldi.
Con tanto daimoku e tanta attività feci la mia rivoluzione umana, a casa mia si recitava sempre, pure quando mi staccarono la luce, e diventò sede di zadankai, cosa che avevo desiderato tanto.
Capii che la felicità era dentro di me  e la tirai fuori nonostante le difficili condizioni esterne, il mio stato vitale si alzava sempre più, ero responsabile di un gruppo da cui ne sono nati tanti altri, ho seguito tante persone che sono cresciute fino ad avere responsabilità più importanti delle mie. Mia figlia cresceva felice sana ed allegra, ed eravamo, e siamo ancora, una famiglia felice.
Poi nel 2000 un'altra grande prova per un altro passo avanti nella mia rivoluzione umana: un tumore al seno.
Ma io accolsi la malattia come dice il Gosho, un'occasione per pulire il karma, la affrontai con grande forza e coraggio: operazione, chemioterapia e radioterapia, continuando a fare attività, occupandomi di mia figlia che mi proteggeva a sua volta "costringendomi" a stare allegra per lei.
Inoltre in quel periodo avevo un pò di soldi che mi aveva lasciato mio padre per cui non avevo i soliti problemi economici.: Il Gohonzon dà sempre i mezzi per affrontare la difficoltà, che arrivano quando sei in grado di affrontarle, e ti servono ad andare avanti nella rivoluzione umana.
Capii il grande valore della vita, della mia vita. Ne uscii guarita e molto più felice di prima.
Tra l'altro ero sicura di aver cambiato il mio karma nel lavoro, che era sempre stato instabile e precario. Feci un altro grande sforzo nell'attività per la mostra sui diritti umani  e dopo un pò, a 52 anni, trovai un lavoro a tempo indeterminato, che diede maggiore stabilità alle mie finanze.
Con il lavoro il mio tempo libero si è molto ridotto ed anche per fare spazio ai giovani lasciai la responsabilità.
Determinata cmq a lavorare per kosen rufu nella mia vita di tutti i giorni, lavorativa e non. Da due anni poi hanno anche spostato la sede degli zad kai dalla mia casa ad un'altra, ma continuo a fare recitazioni da me.
Mia figlia è maggiorenne, ce l'ho fatta! Con il Gohonzon, ne sono molto fiera: è una giovane donna di valore, intelligente, responsabile, studiosa, gentile, bella e dolce, pratica anche se non costantemente, ma sono sicura che verrà il suo tempo.
Ora sto per affrontare di nuovo la malattia, con una cura lunga e pesante, ma so che questo contribuirà ad alleggerire il mio karma e a farmi andare avanti nella mia rivoluzione umana.

domenica, settembre 18, 2011

recensione a La vita facile

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-price_richard/isbn-9788865590171/la_vita_facile_.htm

La vita facile

Libro di Price Richard


edito da BEAT, 2011


Voto: 4
Recensione a La vita facile (lacapagira 15 Settembre 2011)
nel cuore dell’impero in decadenza
Manhattan, periferia. Ai margini del centro del mondo : Lower East Side. Terra di confine, di immigrati e di giovani di grandi speranze. Ragazzini ‘coloured’, baristi attori/scrittori/artisti che per sbarcare il lunario si lavora nei bar ma poi quello diventa “il Lavoro” e tutto il resto è illusione. Poliziotti di strada, ragazzi di strada, la strada dove Manhattan vive e arranca mentre si sgretola il sogno americano. Ed il sogno della vita facile, del successo, della ricchezza, del divertimento. Incontro/scontro fatale tra destini diversi in una notte balorda. Ci scappa un morto. Ed inizia il girotondo dei protagonisti, mirabilmente inquadrati da Richard Price. ’Inquadrati’ perché lui è anche uno sceneggiatore, uno di quelli grandi (NY Stories The Wire tra l’altro) Emblematico il protagonista Eric Cash, perdente ma non tanto. Certo meno del ragazzo ucciso e di suo padre, e del ragazzino killer la cui vita non è mai stata facile – per niente. Dicono che sia la miglior rappresentazione della New York di oggi, e credo sia così. Ormai il centro dell’impero si sposta ad oriente, e la mitica Grande Mela dei nostri sogni scivola nella disillusione come è stato un tempo per l’Europa. Conserva il suo fascino, come tutte le illusioni perdute. E nessuno vorrebbe comunque lasciarla.


mercoledì, marzo 16, 2011

domenica, luglio 04, 2010

giovedì, luglio 01, 2010

vie et mort


vie et mort
Inserito originariamente da àlis
alice's shot