mercoledì, maggio 08, 2013

E ci maschereremo
passando inosservati
tra vestiti usati dal luogo comune.
Sorrideremo gentili
e stringendo, pacati, le mani.
Non ci vedranno piú
e saremo dappertutto.
Ci dimenticheranno
e puliremo i fucili.
Ombre sui muri
-nei pomeriggi assolati-
oscureremo il sole, all'improvviso,
e i sonni tranquilli dei conoscenti.
Ci confonderemo tra le folle domenicali
e acclameremo gli idoli conosciuti
cresceremo nelle strade del centro
e nelle periferie mastodontiche.
Saremo uguali ai nostri uguali,
simili ai nostri simili,
nelle colonne teleguidate
staremo sempre al nostro posto.
Come un' epidemia incontrollabile,
un contagio funesto,
una malattia inclassificabile,
ci annideremo nelle sale dei cinema,
come fumo venefico,
nutriremo il sangue dei popoli,
come l'antico spettro che si aggira
- ancora - per il mondo
riempiremo la terra e tutti
di un male incurabile e antico:
VOGLIA DI COMUNISMO.
  24/10/'78


Oggi compio 60 anni, un mio caro amico mi ha ricordato questo mio scritto...

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